Oggi la piazza di fronte al Parlamento Europeo a Bruxelles sembra un ritrovo di un centro sociale per un’iniziativa immigrazionista. Un centinaio di “installazioni d’arte” rappresentate da barche con un chiaro messaggio pro accoglienza.
L’iniziativa è portata avanti da AWO International, un’associazione per lo sviluppo della cooperazione e dell’azione umanitaria. Il manifesto dell’evento chiede alle istituzioni europee di creare un sistema di asilo europeo equo, di rafforzare la coesione sociale, sostenere l’integrazione, di portare avanti progetti di accesso facilitato al mercato del lavoro e opportunità di ricongiungimento familiare, di sviluppare la cultura dell’accoglienza, di ampliare le vie d’ingresso legali e sicure per i migranti. Secondo i proponenti il progetto artistico socio-critico, sviluppato da studenti di un istituto di Dusseldorf insieme a degli artisti, mira a sensibilizzare sulla necessità di offrire a tutti un’accoglienza dignitosa e di essere più umani. Insomma la solita retorica buonista e immigrazionista.
Tra le barche rappresentate ci sono anche raffigurazioni di due ong tedesche note per le loro attività che favoriscono l’immigrazione irregolare come Sea Watch e Humanity. La prima, come ricordiamo tutti, nel 2019 aveva come “capitana” l’attuale eurodeputata Carola Rackete. Chiederò con un’interrogazione al Parlamento Europeo se ci sono coinvolgimenti e autorizzazioni delle istituzioni europee in questa iniziativa e quali siano i collegamenti con le attività parlamentari. Non vorremmo che ripartisse l’ennesima campagna delle ong contro qualsiasi riforma delle procedure di accoglienza, asilo e rimpatri che si attende da anni a Bruxelles.
Non abbiamo bisogno della solita propaganda venduta come “arte”, con un’impronta di estrema sinistra, a favore dell’accoglienza senza freni. Abbiamo invece urgenza di un’Europa che difenda i propri confini e che la smetta di facilitare le operazioni criminali dei trafficanti di uomini”